Ricorrenze

LUNEDÌ 1 GIUGNO 2015

La Festa della Repubblica ha un’alta valenza simbolica e riveste un significato fondamentale per la memoria storica italiana.

Il 2 giugno 1946, infatti, si svolse il referendum istituzionale, indetto a suffragio universale, che mise fine alla monarchia nel nostro Paese. Gli italiani vennero chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo, tra monarchia e repubblica, volevano dare al Paese, dopo la caduta del fascismo.

Dopo 85 anni di regno, più di 12 milioni di italiani scelsero la Repubblica. Lo scarto di voti con chi, invece, diede la preferenza alla monarchia non fu elevato, come oggi potremmo pensare. Furono, infatti, circa 10 milioni gli italiani che espressero il loro attaccamento all’istituto monarchico. Questo perché il referendum poneva una questione fondamentale, che non era semplicemente “politica” o istituzionale, ma che rappresentava un “salto nel buio”: a cambiare sarebbe stata la vita di ogni persona, non soltanto quella dello stato. Scegliendo la forma repubblicana, ogni cittadino diventava titolare della propria vita collettiva, poiché da quel momento, come sarà sancito dall’art. 1 della nostra Costituzione, la sovranità apparteneva al popolo. Il 2 giugno 1946, quindi, ci ha consegnato non solo una diversa forma istituzionale, ma una diversa società.

La prima vera rivoluzione legata a questa ricorrenza fu anche il voto delle donne. Per la prima volta, in Italia, le donne, che avevano rappresentato una forza indiscutibilmente partecipe della lotta di liberazione, conquistavano il diritto di esprimere la loro opinione sulla vita pubblica e collettiva.

La celebrazione di questa ricorrenza non può, quindi, essere “vuota retorica”. Le nuove generazioni hanno il dovere di conoscere la nostra Storia, affinché ne traggano motivo di consapevolezza e di fiducia. Quest’esperienza ha dato al nostro Paese una più forte personalità istituzionale e internazionale, facendone un protagonista dell’Europa unita e consegnando agli italiani una più salda identità nazionale.

Stringersi intorno alle istituzioni della Repubblica, ai valori della Carta Costituzionale, nobile frutto di quella stagione di straordinaria rinascita che prese avvio dalla guerra di Liberazione, al Tricolore e, più in generale, ai simboli della Nazione significa esprimere un sentimento di intensa appartenenza patriottica e rafforzare le basi del nostro agire individuale e collettivo.

Significa “dire grazie” a quegli uomini e a quelle donne che hanno costruito un’Italia di pace, capace di darsi una Costituzione che esalta la concordia civile, perché è solo con questo spirito che si può far crescere la nostra Nazione.

Affermare la nostra identità nazionale e festeggiare la nascita della Repubblica non è una formalità.

Il 2 giugno è la festa di tutti noi italiani, è la festa del Tricolore, simbolo dell’unità della nostra Patria, della Costituzione e di tutti i simboli della Nazione.

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