Giovani

MARTEDÌ 22 LUGLIO 2014

Ripensare le attività rivolte alla fascia dei preadolescenti e adolescenti (11-18 anni). È con questo obiettivo che l’Amministrazione di Arese ha indetto un bando (in scadenza il prossimo 25 luglio) per realizzare un percorso di co-progettazione con le realtà del terzo settore del nostro territorio che si candideranno per sviluppare, insieme all’Assessorato, interventi nell’ambito delle politiche giovanili. 
Grazie a questo progetto saranno realizzate, nel corso del prossimo anno scolastico, attività educative, culturali/creative e associative, tese a sviluppare e a promuovere le risorse, le competenze e il benessere, cognitivo, affettivo, sociale, dei ragazzi e che dovranno contribuire a prevenire e contrastare comportamenti a rischio.
 
Il percorso nasce dalla necessità di riprogettare radicalmente lo spazio del Centro di Aggregazione Giovanile SPEK (di viale Resegone) e di estendere le attività ad altri luoghi frequentati dai ragazzi, oltre che dall'opportunità di un maggior coordinamento con i progetti già presenti nell’ambito del Piano del diritto allo studio.
 
Si tratta di un approccio e di un metodo nuovo per la nostra città, perché per la prima volta i soggetti del terzo settore (associazioni, cooperative, privato sociale, istituzioni scolastiche e religiose) possono operare non solo e unicamente in termini di mera erogazione di servizi e interventi, ma anche assumere un ruolo pro-attivo, spendendosi a favore di soluzioni progettuali a valore comunitario. 
Inoltre, dal punto di vista del metodo, la progettazione e la realizzazione delle attività dovranno prevedere la promozione e valorizzare della partecipazione attiva dei ragazzi, per favorire forme di autodeterminazione e di protagonismo.
 
L’iniziativa dell'Assessorato alle Politiche Giovanili nasce da un confronto avviato in questi mesi con gli attori del territorio che “lavorano” con e per i nostri ragazzi, dentro e fuori la scuola, allo scopo di condividere i bisogni, le priorità di azione, le risorse già presenti e soprattutto le aree di miglioramento e di sviluppo degli interventi socio-educativi.
Il dialogo con i soggetti del terzo settore che hanno partecipato con un’ampia adesione ai tavoli di consultazione è stato ricco di stimoli, cui si è affiancato anche il coinvolgimento di alcuni gruppi di giovani ventenni attivi sul territorio.
 
E’ stata l’occasione per mettere a fuoco l’insieme dei comportamenti a rischio, molto più diffusi di quanto si possa immaginare già nella fascia dei preadolescenti, quali l’uso di sostanze e il consumo di alcool, alle pratiche di bullismo (sia online che nella vita reale) e all’uso irresponsabile della rete Internet. 
 
“Sono molto soddisfatta del percorso avviato – dichiara Barbara Scifo, Assessore alle politiche sociali, giovanili, associazioni e terzo settore - la nostra città è ricca di realtà, da quelle sportive e ricreative a quelle più strettamente sociali e educative, che stanno lavorando molto con i ragazzi, ma il cui contributo necessita di essere messo in rete per generare un maggior coordinamento e maggiori sinergie. 
Arese ha bisogno di offrire di più ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze - continua l’assessore Scifo - con proposte che propongano loro orizzonti valoriali e possibilità di attivare le tante, ma spesso inespresse, risorse positive dei ragazzi stessi”.
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