Successi
LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015
Un grande risultato e molta soddisfazione per il territorio del rhodense: il progetto “#oltreiperimetri: generare capitale sociale nel Rhodense”, presentato dall’Azienda Speciale dei Comuni del Rhodense per i Servizi alla Persona SER.CO.P., unitamente alle Amministrazioni comunali del rhodense e a diversi soggetti del terzo settore e della realtà locale, destinato al contrasto dell’impoverimento del ceto medio e delle famiglie, ha ottenuto per il prossimo triennio 1.800.000 euro di contributo da Fondazione Cariplo.
A inizio 2014 Fondazione Cariplo ha promosso il bando “Welfare di Comunità e Innovazione Sociale”, per realizzare sistemi territoriali di welfare comunitario capaci di produrre innovazione nella risposta a un problema sociale. SER.CO.P., l’Azienda Speciale per i Servizi alla Persona del rhodense, ente strumentale anche del Comune di Arese, ha partecipato con il progetto “#oltreiperimetri: generare capitale sociale nel Rhodense”, in partnership con i nove Comuni soci, la rete del Terzo Settore e altri soggetti, come banche e municipalizzate, che hanno deciso di mettersi in gioco.
La proposta progettuale, tesa a far fronte alle nuove povertà e alla vulnerabilità, è stata valutata positivamente a seguito di un percorso molto articolato e competitivo: dopo aver superato la prima fase di selezione (Call for ideas), insieme ad altri 19 progetti, su oltre 80 presentati a livello regionale, il progetto ha beneficiato, per il periodo settembre - novembre, di un percorso di accompagnamento metodologico, per elaborare uno studio di fattibilità. A fine dicembre 2014 Fondazione Cariplo, a conclusione della seconda fase di selezione, ha comunicato gli esiti della valutazione conclusiva del bando: “#oltreiperimetri” ha ottenuto un contributo per i prossimi tre anni di ben 1.800.000 euro, il più alto assegnato tra tutti i 7 progetti finanziati da Fondazione Cariplo.
“Il progetto – spiega l’Assessore ai Servizi Sociali, Barbara Scifo - è l’esito di un grande investimento in termini di elaborazione dell’indirizzo politico dei sindaci e degli assessori sulle priorità sociali cui cercare di dare una risposta innovativa e soprattutto efficace; di competenze professionali messe in campo da SER.CO.P; di progettualità condivisa in modo diffuso sul territorio con il terzo settore e le diverse realtà locali, anche non convenzionali per il settore del sociale. Un grande lavoro che è stato riconosciuto da Fondazione Cariplo e che permetterà al territorio di mettere in atto azioni importanti, prendendo le mosse dall’area di bisogno delle persone cosiddette vulnerabili”.
Il progetto, di durata triennale, si propone infatti di avviare un percorso di medio-lungo periodo di riforma e ripensamento più generale delle modalità tradizionali dell’intervento sociale. L’obiettivo del progetto è cercare di dare delle risposte al ceto medio impoverito, rappresentato da coloro i quali si collocano su un pericoloso crinale di precarietà, che potrebbe da un momento all’altro farli scivolare verso una irreparabile condizione di “vulnerati”, a causa di determinanti quali: improvvisa perdita del lavoro, separazioni, indebitamento, assenza di legami sociali o reti che consentano di affrontare eventi della vita quali nascite, malattie, presa in carico di una persona anziana, ecc.
Le aree di criticità sulle quali il progetto intende intervenire sono 3, alle quali corrispondono 3 azioni:
- debito (legato spesso a stili di vita e consumo incoerenti con le proprie possibilità): azione “Indebitamento consapevole“, volta a ridurre l’impatto del sovraindebitamento;
- socialità (evaporazione dei legami sociali e conseguente isolamento): azione “Job Community”, finalizzata a incrementare l’offerta di luoghi (fisici) di comunità, centrati sulla capacità di affrontare i problemi concreti;
- abitare (difficoltà di accesso alla casa, onerosità dei mutui, eccessiva lunghezza dei contratti tradizionali): azione “Smart House”, orientata a incrementare la possibilità di accedere a forme di abitare, inizialmente temporanee, con investimenti e costi contenuti rispetto alle modalità tradizionali di accesso alla casa.
Il nome del progetto “oltre i perimetri” allude al fatto che la strategia di fondo del progetto consiste nella “deperimetrazione”, ossia nel tentativo di far emergere i sempre maggiori bisogni legati alle nuove condizioni di fragilità delle famiglie, ma oggi spesso ancora invisibili ai tradizionali servizi sociali, ampliando i perimetri dei luoghi dove si esprimono e eventualmente si affrontano i problemi. Infatti accanto alle “grandi marginalità” che tradizionalmente si rivolgono ai servizi sociali, si delineano persone e famiglie, che di fatto si collocano al di fuori dei perimetri operativi dei servizi sociali tradizionali, che pur partendo da condizioni economiche decorose, rischiano di scivolare verso una condizione di estrema povertà a causa delle criticità legate alla perdita del lavoro, all’indebitamento, all’onerosità dell’abitazione e all’isolamento.
“Si tratta di prevenire questo scivolamento – conclude l’Assessore Scifo – diffondendo anche un’attenzione e una sensibilità all’interno delle altre agenzie territoriali che si confrontano quotidianamente con la vulnerabilità delle persone (banche, patronati, aziende partecipate, scuole, associazioni), mettendo così al centro una comunità locale viva e responsabile, capace di co-produrre insieme al sistema del welfare locale delle risposte concrete alle condizioni di difficoltà dei nostri concittadini.”
“La sfida è grande e il lavoro che ci aspetta è molto, ma è una responsabilità che dobbiamo assumerci per rispondere alle nuove difficoltà delle famiglie anche aresine. Questo finanziamento è quindi una grande opportunità per tutto il nostro territorio che cercheremo di far fruttare al meglio”, conclude il Sindaco di Arese, Michela Palestra.
Il progetto sarà presentato giovedì 26 febbraio 2015, presso La Villa Burba a Rho, nel corso della giornata di avvio del percorso di ridefinizione del nuovo Piano Sociale di Zona 2015-2017 del rhodense, dato che costituirà un elemento fondamentale della prossima programmazione sociale.