Partito lo scorso anno, il progetto avviato dal Comune di Milano promuove la partecipazione di enti, aziende e studi professionali, che desiderano sperimentare al proprio interno forme di flessibilità organizzativa che possano agevolare la conciliazione degli impegni lavorativi con quelli familiari in un'ottica di sostenibilità e responsabilità.
Il lavoro agile, infatti, non richiede una postazione fissa in ufficio, ma consente di svolgere i propri compiti ovunque, da casa o all'aria aperta, o ancora da una postazione in co-working.
La “sperimentazione” vuole mettere alla prova concretamente, anche se solo per un giorno, nuovi modi e tempi di lavoro e avviare una riflessione sulle opportunità che ne potrebbero derivare:
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conciliazione vita privata – lavoro e risparmio di tempo per il personale dipendente
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propensione a lavorare per obiettivi e aumento della capacità di delega ai propri collaboratori
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cambiamento culturale e organizzativo
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contributo alla riduzione dell'impatto ambientale (traffico, emissioni inquinanti, consumi energetici).
La Giornata del Lavoro Agile 2014 ha visto l’adesione di più di 100 tra aziende ed enti, ha permesso a lavoratori e lavoratrici che vi hanno partecipato di risparmiare circa 2 ore in un giorno e ha ridotto dell’1% l’inquinamento del traffico stradale a Milano, pari a 32 tonnellate circa di anidride carbonica.
La Giornata del Lavoro Agile 2015 sarà realizzata a Milano e nell’hinterland il 25 marzo 2015.
Saranno verificati i vantaggi di questa modalità di lavoro alternativa in termini di benefici per i lavoratori e le lavoratrici (risparmio di tempo) e per l’ambiente (riduzione delle emissioni di CO2 e PM10, del traffico, dei consumi energetici) con la collaborazione di AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio).
“La nostra Amministrazione ha sempre posto al centro dei propri progetti le persone e abbiamo deciso di aderire simbolicamente all'iniziativa promossa dal Comune di Milano e sostenuta anche da Città Metropolitana di Milano per sperimentare una modalità alternativa di lavoro per il personale dipendente dell'ente e per iniziare a valutare opportunità, necessità ed effettiva praticabilità di forme di smartworking, verificando anche le criticità tuttora esistenti, anche a livello normativo” - ha dichiarato l'Assessore al Personale, Eleonora Gonnella.
“L'adesione avviene su base volontaria, valutate le esigenze organizzative della struttura, ed è riservata a tutto il personale, fatta eccezione per il personale di front-office. Alla data odierna, sono 6 le persone che hanno aderito e che quindi potranno lavorare da casa per un numero equivalente di ore a quelle previste per la giornata lavorativa in sede. Successivamente, ognuna di loro dovrà compilare un questionario sul lavoro a distanza, proposto dal Comune di Milano che ha promosso il progetto insieme con ABI, AIDP, Anci Lombardia, Assolombarda, CGIL Milano, CISL Milano Metropoli, UIL Milano e Lombardia, SDA Bocconi School of Management, Unione Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, Valore D”.