Bonus baby sitter

VENERDÌ 29 MAGGIO 2020

Il decreto Cura Italia di metà marzo ha introdotto un bonus da 600 euro utilizzabile per pagare la baby sitter, come alternativa al congedo parentale straordinario di 15 giorni fruibile durante il periodo di chiusura di scuole e asili per l’emergenza coronavirus.  Il decreto legge Rilancio, entrato in vigore il 19 maggio, ha raddoppiato il valore del bonus  baby sitter a 1.200 euro.

 

Come si chiede il bonus baby sitter

La richiesta va fatta attraverso il sito dell’Inps. Per dubbi o difficoltà ci si rivolge al Contact center, chiamando il numero verde 803 164 da rete fissa (da cellulare c’è il numero 06 164164, a pagamento).

Tenete a portata di mano il codice fiscale, lo Spid o il Pin personale. Dal sito Inps basta inserire i dati anagrafici dei genitori e del figlio e seguire la procedura.

L’esito della domanda è comunicato via sms, email o PEC.

Se per caso la richiesta non viene accettata con i dati del primo figlio, si può riprovare di nuovo con i dati dell’altro.

 

Cosa si può pagare

Il bonus baby sitter è erogato con il Libretto Famiglia: in concreto si tratta di voucher emessi dall’Inps e riscuotibili iscrivendosi allo stesso sito.

Tramite il Libretto famiglia si pagano le prestazioni delle baby sitter, anche occasionali, svolte a partire dal 5 marzo 2020, per tutto il tempo in cui i servizi scolastici sono stati sospesi.

Per il periodo estivo, il voucher si può usare per pagare, oltre alla tata, i servizi integrativi per l’infanzia, l’iscrizione ai servizi socio educativi del territorio, l’iscrizione ai centri educativi, l’iscrizione ai centri ricreativi e l’accesso a tutti i servizi per la prima infanzia, innovativi oppure integrativi.

 

Chi può chiedere il bonus baby sitter

I genitori di bambini e ragazzi che non abbiano compiuto dodici anni entro la data del 5 marzo 2020 sono i beneficiari del bonus.

Il beneficio vale anche per i genitori di figli più grandi, nel caso abbiano gravi disabilità o siano ospiti di un centro diurno.

In entrambi i casi, la richiesta vale anche in caso di adozione o affido.

Le categorie di lavoratori destinatari di questo aiuto sono artigiani, commercianti, coltivatori diretti, partite Iva e co.co.co della gestione separata Inps e i professionisti quali avvocati, commercialisti, psicologi, consulenti del lavoro, notai, architetti e ingegneri. Va ricordato che è stato raddoppiato anche il valore (da 1.000 a 2.000 euro) del bonus per gli operatori del servizio sanitario pubblico e privato e per quelli dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico.

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