Internet e ragazzi
GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE 2013
La serata del 19 novembre sull’uso delle nuove tecnologie, organizzata congiuntamente dall’Istituto Comprensivo Europa Unita e il Comune di Arese, ha registrato un’alta affluenza delle famiglie. Un’occasione per conoscere – attraverso l’intervento di esperti del settore – un fenomeno che sempre più influenza la nostra vita, soprattutto quella degli adolescenti.
I rischi e le opportunità che offre Internet ai ragazzi sono stati i temi principali della serata organizzata dalla Direzione scolastica del plesso di via Varzi e l’Amministrazione comunale. Un evento realizzato con lo scopo di sostenere i genitori nel loro ruolo educativo, quando si tratta di intervenire nel rapporto dei propri figli con le tecnologie digitali.
L’iniziativa ha registrato un grande successo di pubblico, con l’auditorium “Aldo Moro” pieno come nelle giornate migliori.
Il percorso formativo si è sviluppato attraverso la presentazione dei risultati della ricerca europea Eu Kids Online, con particolare attenzione alla realtà italiana, illustrati dal professor Piermarco Aroldi (docente alla Facoltà di Scienze della Formazione e direttore del centro di ricerca OssCom dell’Università Cattolica) e l’intervento di Cristina Caccia, professoressa di Tecnologia presso la scuola secondaria di primo grado dell'istituto comprensivo Europa Unita di Arese.
“I genitori – commenta l’Assessore alle Politiche giovanili, Barbara Scifo, che ha promosso l’incontro in sinergia con la Preside dott.ssa Maria Teresa Tiana - hanno potuto conoscere il fenomeno Internet attraverso i numeri che documentano l’accesso e le modalità d’uso da parte di bambini e ragazzi tra i 9 e i 16 anni, in modo da costruire un percorso realmente consapevole e sfrondato da paure, spesso causate dalla scorretta informazione e alimentata dai discorsi diffusi dai media”.
Il professor Aroldi ha tenuto a precisare un’evidenza cruciale per chi intende offrire ai propri figli un’educazione costruttiva: le probabilità maggiori di subire danni conseguenti dall’esposizione ai potenziali rischi della rete (cyberbullismo, contenuti inappropriati, contatti con sconosciuti, contenuti commerciali, ecc.), li corrono i ragazzi poco avvezzi a questa realtà, i cosiddetti principianti. Compito dei genitori è dunque proporsi come una guida all’uso consapevole del mezzo.
La professoressa Cristina Caccia ha poi condiviso con i genitori i principali contenuti del suo intervento didattico nelle classi delle scuole medie, in tema di prevenzione ai rischi online e di sicurezza, al fine di creare un fronte educativo compatto tra genitori e scuola. In particolare, sono stati illustrati i comportamenti più pericolosi che si presentano online e i rischi conseguenti. Dall’uso improprio delle foto e video, all’adescamento via chat, fino al fenomeno del sexting (lo scambio di messaggi sessualmente espliciti e di foto e video a sfondo sessuale, spesso realizzate con il telefono cellulare o nella pubblicazione tramite via telematica). Così come anche per i problemi legati alla gestione dei dati personali e ai furti d’identità, gli strumenti di difesa sono essenzialmente due: rendere consapevoli i ragazzi di quello che stanno facendo (i comportamenti in rete possono realizzarsi in veri e propri reati) e affiancarli soprattutto in famiglia con l’ascolto, il dialogo e il confronto.
A seguire, le domande dei numerosi genitori che hanno evidenziato come sull’argomento ci siano ancora tanti dubbi sul tipo di approccio da seguire. Dubbi, evidentemente, legati alla novità e ai continui cambiamenti della tecnologia.
“Siamo stati contenti dell’accoglienza molto positiva che la serata ha registrato presso i genitori, che hanno apprezzato l’iniziativa come valido strumento per fornire alle famiglie le basi per avviare un rapporto costruttivo, e non necessariamente solo restrittivo, con i ragazzi intorno a questi temi.
A febbraio – conclude l’Assessore Scifo - seguirà un secondo importante appuntamento, promosso dalla Direzione scolastica Don Gnocchi sempre in sinergia con l’Amministrazione, dove è prevista la presenza della Polizia Postale e delle Comunicazioni, che è in prima linea sul fronte della prevenzione e di contrasto dei reati online.”