Donne

MARTEDÌ 14 GENNAIO 2014

 

Come anticipato lo scorso 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, giovedì 16 gennaio aprirà lo Sportello Donna, un servizio gratuito del Comune di Arese, che fornirà colloqui di prima accoglienza su tematiche connesse all'universo donna e eventuali colloqui di counselling, oltre che un supporto per conoscere e orientarsi sui diversi servizi presenti sul territorio ed eventuale invio agli stessi, se necessario.

È possibile accedere al servizio, previo appuntamento, il giovedì dalle 14.00 alle 17.00 presso il Comune di Arese, via Roma 2. Per fissare un appuntamento, è necessario telefonare allo Sportello del Cittadino (tel. 02 93527235 – 254) che garantirà l’anonimato, se richiesto.

È attivo anche un indirizzo mail sportello_donna@comune.arese.mi.it, cui ci si può rivolgere per la richiesta di eventuali informazioni.

Sarà premura della struttura comunale tracciare l’andamento del servizio (numeri di accessi e tipologie di bisogni evidenziati), al fine di poter fare una valutazione certa rispetto all’utilità e all’efficacia del servizio stesso.

Siamo contenti di inaugurare ufficialmente questa settimana l'apertura dello Sportello Donna, un'iniziativa a cui teniamo molto - commenta l'Assessore alle Politiche Sociali, Barbara Scifo.

Ci pare un buon esempio di come si possa tenere insieme l’urgenza di rispondere a un’emergenza sociale - in particolare quella dei maltrattamenti sulle donne, e più in generale a un sentito bisogno di sostegno da parte di molte donne che vivono situazioni di fragilità e disagio - con un principio di economicità e di valorizzazione delle risorse esistenti. Infatti, lo sportello è un servizio completamente gratuito per la cittadinanza, ma non comporterà nessun aggravio di spesa per il Comune, perché rientrerà a tutti gli effetti nelle attività professionali della struttura comunale, Area Servizi alla Persona e Area Comunicazione e Sportello del Cittadino. Il servizio, infatti, verrà gestito - con il supporto organizzativo dello Sportello del Cittadino - da un’assistente sociale già in servizio presso il nostro Comune, le cui competenze ho avuto modo di apprezzare in questi mesi e il cui contributo professionale credo possa essere ulteriormente valorizzato.

C’è un altro aspetto, a mio parere, degno di nota – prosegue l’Assessore Scifo – ossia il fatto che il progetto sia l’esito della collaborazione fruttuosa, non solo tra due diverse aree del Comune, ma tra la struttura e alcune Consigliere comunali e simpatizzanti del Partito Democratico, che già da tempo avevano lavorato all’ideazione del Servizio, a riprova che i buoni risultati si ottengono unendo le forze. E questa è anche la storia che sta dietro a un altro risultato importante.

Infatti, sempre in tema di politiche femminili, siamo lieti di poter annunciare che il nostro progettoBim bum bam... pari o dispari?”, presentato nell'ambito dell'iniziativa di Regione Lombardia “Progettare la parità in Lombardia”, si è qualificato al 12° posto della graduatoria regionale, ottenendo un contributo pari a 10mila euro, il massimo concesso. Il finanziamento ci permetterà di sviluppare un percorso di sensibilizzazione verso una cultura più paritaria, capace di valorizzare le differenze, in particolare di genere, che sarà realizzato attraverso attività nelle scuole medie, ma anche eventi pubblici. Sarà la prima iniziativa realizzata ad Arese in questo ambito e siamo orgogliosi di poter avviare questo percorso per un cambiamento culturale soprattutto tra i più giovani.

Il progetto è nato per iniziativa dell’Amministrazione (Servizio Comunicazione e Area Servizi alla Persona) in partnership con molti soggetti locali, che ringrazio fin d'ora per il loro contributo e il loro entusiasmo: i due istituti comprensivi Don Gnocchi ed Europa Unita, la scuola paritaria cattolica Geis, l'Associazione Donne in rete per lo sviluppo e la pace, i Pensionati per la città, il Comitato Genitori Arese, l'Associazione Donne in rete e il COSPES, Centro psicopedagogico e di orientamento scolastico.

La discriminazione di genere e il contrasto agli stereotipi di genere – conclude l’Assessore - si possono sconfiggere solo coltivando il rispetto della persona e favorendo un netto cambio di mentalità a vantaggio soprattutto delle generazioni future. Un obiettivo ambizioso in cui crediamo e raggiungibile solo con le alleanze tra le istituzioni, le famiglie, la scuola e le associazioni”.

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